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Giacomo Ricci e la sua Cenerentola
C’era una volta….e il sogno c’è ancora. Il sogno spesso non è sogno ma realtà e nulla è più utopistico pensare che non si realizzi. Un pensiero sciocco penserà chi legge. Ma molto spesso la vita ci meraviglia e ci fa gioire perché per una sconosciuta alchimia il sogno si realizza. E come nel finale delle migliori favole: tutti vissero felici e contenti.
Questo il messaggio che il regista Giacomo Ricci ha voluto donare nel riproporre a suo gusto e fantasia l’indimenticabile favola di Cenerentola recitata dalla compagnia teatrale del Maestro “L’Alternativa”.
Di fantastico Ricci, pur rimanendo fedele al personaggio della leggiadra fanciulla, ha mescolato una serie di realtà che oggi soffiano violentemente nel nostro mondo. Ci sono le sorellastre, la matrigna senza cuore ambiziosa e perfida. La noncuranza e la superficialità, eterni motori della dissolutezza. Ma una Cenerentola c’è sempre nel mondo, creatura pura e fedele nonostante il dolore, accetta con dignità l’oltraggio dell’umiliazione e della cattiveria della matrigna e delle sorellastre. E a questo punto il grande Ricci immette nella tenera storia della fanciulla un sodalizio che lascia intendere molte cose sui sentimenti reali della vita. La fedeltà e l’amore che il mondo animale e vegetale (allegoricamente i più puri) circondano la loro beniamina infondendole amore, ottimismo e fiducia. E’ questo uno dei motivi per i quali la giovane lotta e sogna un futuro più lieto e ingordo d’amore. Che inevitabilmente arriverà.
Meritevoli di applausi tutti gli attori della Compagnia L’Alternativa che Giacomo Ricci istrionico uomo di spettacolo ha saputo ben guidare dentro la storia fiabesca più amata.
UN PEPERONE UN PO’ BISLACCO
Stuzzicati nel loro orgoglio, i Peperoncini verdi decisero di organizzare una grande serata di arte culinaria. La contrada di Peperonia venne addobbata a festa. Furono chiamati per la spedizione i giovani Piccioni della città. Furono preparati dei graziosissimi biglietti d’inviti che vale la pena descrivere. I Peperoncini più giovani si legarono al loro picciolo un foglio, dove i più anziani della città avevano descritto alcune ricette che sarebbero state svolte nella grande serata. I piccoli così bardati furono sdraiati sul dorso dei giovani postini. Volando per tutta la città i postini gettavano dall’alto gli inviti e iniziò per la contrada di Peperonia una corsa a chi si sarebbe vestito meglio ed addobbato alla grande.
Caos più completo. Si formarono gruppi di Comari tra Galline ovaiole, Papere gialle come il sole, si vestirono a festa tutti gli altri animali. Ghirlande di margherite adornavano le teste delle Comari, alcune corone fatte con gli steli delle erbe divennero colletti per i maschi di Peperonia.
I Gufi anziani affittarono dei frak e le signore gufette si fecero fare delle collane tutte infiorate. Furono invitati anche alcuni serpentelli della zona, ma dovettero prima andare dal dentista Merlo Canino per farsi estrarre il dentaccio pungente. Andarono gli Scoiattoli, e tutti gli uccellini compresi dei pappagallini variopinti.
Fu allestito un grande buffet con ogni tipo di leccornìa. La tavola imbandita di Peperoni di ogni dimensione e colore circondati da Pomodori gagliardi e forti. Da bere offriono dei passati di mele e pere e frutti della passione.
Poi le comari Galline ovaiole prepararono dei dolci deliziosi farciti di frutta fresca e petali di rose.
Un banchetto così a Peperonia non si era mai visto. E la festa ebbe inizio.
La banda della Contrada era formata da Usignoli e Tortorelle. Il basso era Messer Ted il maialino. La musica ebbe inizio. Aprirono le danze il Sindaco Grilletto e signora eleganti da far paura e seguirono tutti i partecipanti. Dopo qualche ora di balli e volteggi ebbe inizio la sfilata.
Immaginate un palco grande e fiorito. Il presentatore MerloCiurlo iniziò a chiamare i concorrenti. Alle sfilate un coro di Oh, oh oh, che veniva dalla platea. Ovazioni di giubilo, allegria e tanto tifo dai parenti dei concorrenti.
Chi vinse? Erano tutti bellissimi i Peperoni. Ma vinse la coppa del “più bello della Contrada”, il piccolo peperone Roy. Era nato con un difetto al suo picciolo e aveva fatto il possibile per non partecipare alla gara. Ma i suoi amici avevano insistito. Lui non doveva sentirsi diverso da nessuno. E quando fu eletto il peperone più bello della Contrada tanto si emozionò che all’istante gli crebbe un picciolo così alto e colorato che divenne l’invidia degli amici. Da quel giorno tutti, ma proprio tutti capirono che la bellezza non è soltanto una questione di estetismo, ma anche un fatto di disinvoltura ed eleganza. Roy divenne il simbolo e l’eroe della contrada di Peperonia.
Ricetta di Peperoni
Tagliare i peperoni in pezzi consistenti.
Mettete della cipolla a fettine.
Cuocete il tutto con poca acqua fino a farla consumare.
Versatela in un piatto di portata con olio crudo, poco sale.
Bruscate delle fette di pane vecchio. Disponetele in un piatto largo e lungo.
Versateci sopra il composto di peperoni, guarnite con del basilico e…..assaggerete una golosità inimitabile.
Buon appetito
Le zuppe di Francesca e Roberto
Lo sapevate che le zuppe fanno bene ai bambini, ai genitori, agli scapoli, alle donzelle ed agli anziani. Giovano agli sportivi. E a chi segue una dieta vegetariana. Ma soprattutto se in alcuni periodi siete stufi della carne o del pesce.
La zuppa di carote:
Circa mezzo kilo di carote, una bella cipolla (quella di Tropea è il top), del sedano, una piccolissima patata precedentemente lessata, olio q.b. poco sale (ricordate che il sale nuoce alla salute).
Si può fare in due versioni: io preferisco mettere tutto a crudo nel frullatore. Aggiungo un po’ di latte. Dovrete regolarvi secondo la densità che desiderate. Quando ho ben frullato il tutto lo verso in una pentola e lo faccio cuocere per qualche minuto. Prima di servirlo a tavola unisco un pizzichino di parmigiano e un del pepe bianco.
Potete anche aggiungere dei piccoli bocconcini di pane abbrustolito. (il pane raffermo è l’ideale).
La zuppa di carciofi è eccezionale.
Pulite dieci carciofi o quanti ve ne occorrono. Puliteli ben bene, lavateli con acqua fresca e metteteli a bagno con del limone per farli rimanere bianchi.
Prendete della menta, meglio quella selvatica.
Mettete al forno una fetta di zucca e fatela cuocere per qualche minuto.
Una patata lessata.
Uno spicchio di aglio ed una cipollotta preferibilmente fresca.
Una bustina di pistacchi e delle mandorle tostate.
Fate lessare per qualche minuto i carciofi. Non molto è importante che siano morbidi.
Unite gli ingredienti nel frullatore. Aggiungete olio q.b., sempre poco sale.
Nel frattempo avrete scaldato dell’acqua per un brodo vegetale. Va benissimo anche un pezzetto di dado vegetale. Frullate con il brodo caldo fino ad ottenere la consistenza che più desiderate.
Mettete al centro tavola una ciotola piena di pistacchi e mandorle tritate grossolanamente che ogni commensale potrà mettere nel piatto fumante di zuppa ai carciofi.
E’ una vera leccornìa.
Zuppa di funghi e fagioli cannellini.
I funghi sono molto buoni anche quelli congelati che si trovano nei Supermercati. Fateli appena scottare in una casseruola con aglio e una cipollotta (fresca sarebbe meglio).
Quando saranno morbidi metteteli nel frullatore dove avrete unito i fagioli cannellini (ottimi anche quelli in scatola, una costicina di sedano ben lavata e fatta a pezzettini. Poco olio, poco sale e un bicchiere di latte. Il latte magro va benissimo. Frullate fino alla consistenza desiderata.
A parte lessate dei quadrucci di pasta e quando è cotta scolate l’acqua di cottura ed unite il frullato di funghi e fagioli. Ottimo con del pecorino e se lo desiderate pepe o peperoncino.
Per una cena tra amici vegetariani e golosi.
Zuppa di patate con gorgonzola.
Lessate quante patate vi occorrono.
Pelatele e mettetele nel frullatore. Unite del sedano a pezzetti e ben lavato, una punta di noce moscata e un po’ di curry.
Allungate il composto con dello yogurt magro e un po’ di latte. . Un po’ di sale e se gradite del pepe bianco.
Quando il composto è pronto versatelo in un piatto di portata. Unite del gorgonzola a piacere di e del parmigiano grattugiato.
Bacon e Ceci
Non è un passato di verdura ma un ottimo piatto per una serata speciale che volete regalarvi con degli amici buongustai.
Lessate dei ceci, ottimi anche quelli venduti già cotti. Sciacquateli sotto l’acqua corrente.
Insaporiteli in una casseruola dove avrete versato pochissimo olio, poca cipolla tagliata finemente e qualche pezzettino di aglio (se vi piace). Quando il soffritto è morbido versate i ceci e fateli insaporire per 5 minuti a fuoco lento aggiungendo un po’ di acqua per farli insaporire.
Soffriggete lentamente in una padellina delle fettine di bacon (in genere due per commensale).
Mettete le fettine di bacon in ogni piatto di portata e versateci sopra il composto di ceci.
Per arricchire la tavola mettete pezzetti pane raffermo che avrete passato nel forno bollente.
E in una tavola che si rispetti non deve mai mancare del pepe o peperoncino.
Alla prossima con altre gustose leccornìe da fare velocemente anche se hai pochi minuti.
Polpette di lenticchie
500 grammi di lenticchie cotte.
150 grammi di carne tritata
1 uovo
pecorino o parmigiano come preferite o tutti e due
pane grattato
Scolate bene le lenticchie e saltatele in padella per farle asciugare.
Unite il tritato, l’uovo ed il formaggio grattugiato a piacere. Sale, pepe qualche fogliolina di basilico (se vi piace).
Amalgamate bene l’impasto. Formate delle palline che friggerete in olio bollente.
Potete anche farle al forno adagiate in un tegame fino a cottura.
Io le preferisco. La frittura è ottima. Al forno sono buonissime e sicuramente leggerissime.
Servite calde. Vedrete che successo!!!! Specialmente i bambini ne mangeranno a volontà.